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Un grande volume ripercorre la storia del gruppo artistico giapponese Gutai, costituitosi nel 1954 a Ashiya, presso Osaka, su iniziativa del pittore Jiro Yoshihara insieme a giovani artisti, tra i quali Shozo Shimamoto, Chiyu Uemae e Tsuruko Yamazaki. L'attività del gruppo - protrattasi per diciotto anni e caratterizzata da happening, installazioni all'aperto, mostre di un giorno, action painting e performance di carattere teatrale - ha influenzato l'arte internazionale del dopoguerra e anticipato fenomeni quali Fluxus e l'arte concettuale. Nell'opera del gruppo - fortemente ispirato allo spirito zen ciò che presiede alla creazione artistica è il desiderio di dare vita alla materia per rivelarne le qualità intrinseche, rovesciando così il rapporto fra artista e materia che si ha nella prassi occidentale. L'attività del gruppo si è diffusa nel mondo occidentale attraverso i periodici "Gutai", gli scambi con il critico francese Michel Tapié, con artisti quali Robert Rauschenberg, Jasper Johns e John Cage o con la collezionista Peggy Guggenheim, nonché attraverso esposizioni a Parigi, Torino, New York e Amsterdam e, infine, attraverso collaborazioni con movimenti quali l'Informale e il Gruppo Zero. Il volume, pubblicato nell'ambito delle iniziative che il Museo d'Arte di Lugano dedica nel 2010 all'arte e alla cultura del Giappone, si focalizza sul primo e secondo periodo Gutai (1954-1960 e 1961-1964), le fasi più intense e significative nella ricerca di nuovi linguaggi.